venerdì 13 marzo 2009

OBIETTORI: SE LI CONOSCI LI EVITI!!!

ECCOVI UNA LETTERA INVIATA SATAMANE: CHI SA SE SERVIRA' MAI A QUALCOSA..

Gentile dott. ------,
Le scrivo per portarle all'attenzione un episodio inerente alla mia interruzione di gravidanza avvenuta presso ----------, del quale non credo sia al corrente.
Sono una donna che si è sottoposta recentemente, presso il centro di IVG , da Lei diretto, ad un aborto terapeutico alla 21settimana. Poiché purtroppo, come da Lei paventato, il prodotto abortivo è stato espulso vivo, un'infermiera (forse la caposala)con i capelli biondo "menopausa" e gli occhiali, presente nella mattinata di sabato 8 giugno '08, alla domanda postagli da mia madre circa quando sarei potuta essere dimessa dall'ospedale, rispose che non avrei potuto lasciare la struttura prima di effettuare la registrazione anagrafica della nascita del neonato. Mia madre ebbe prima la prontezza di risponderle che in quel caso si sarebbe trattato di sequestro di persona e poi, dopo che un Suo collega ginecologo (obiettore) con i capelli tutti bianchi e gli occhiali tutti neri, il dott.------- le disse "pesa quasi mezzo chilo, si rende conto che potrebbe sopravvivere?!" avvertì di ciò il Suo collega (obiettore) del reparto Emergenze Ostetriche e Ginecologiche, Dott.------- per segnalargli questo abuso. Il medico protagonista di questo episodio fu quindi richiamato all'ordine, ma non so se poi furono presi ulteriori provvedimenti.

Ho deciso di raccontarLe questo episodio perché da ciò che ho letto di recente in una lettera inviata al quotidiano --------- da una paziente in condizioni sanitarie simili alle mie, ho appreso che qui in Italia si continuano a torturare psicologicamente persone già provate abbastanza dalla vita.
Sperando di non averLe sottratto troppo tempo al Suo già duro lavoro, La saluto cordialmente.

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P.S. Il dottore in questione, anche durante il mio travaglio, si è reso protagonista di un'altro episodio ben poco gratificante; tuttavia ritenendo che le denunce giudiziarie, le lettere ai giornali, e le testimonianze pubblicate in rete lascino il tempo che trovino, ho deciso di lasciar correre, tanto niente sarebbe servito a restituirmi la serenità di un tempo. Ma per le altre donne che si verranno a trovare ad affrontare un travaglio soprattutto psicologico, possiamo fare ancora qualcosa?

2 commenti:

  1. Ciao a tutti
    anch'io come tante donne sfortunate ho subito una IVg alla 21 settimana ed è stato distruggente. Al mio piccolo era stata riscontrata con la pre-morfologica una malformazione cerebrale severa e quindi io e il mio compagno abbiamo deciso di interrompere la gravidanza. Presso l'ospedale ....i medici/ostetriche si facevano vedere solo su chiamata, nessun supporto umano, sembravano avessero un mostro in reparto, anche le candelette in un turno me le sono dovuta mettere da sola perchè erano tutti obiettori e per finire nessun analgesico prima del parto..io stavo malissimo vomitavo e avevo dolori lancinanti alla schiena e desideravo un calmante..ma niente! Poi dopo 48 ore di sofferenza mi si sono rotte le acque e incredula pensavo mi fosse scoppiato l'utero o cos'altro...Esperienza devastante! Oggi ne parlo ancora con fatica...!

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    1. Scusami per il ritardo con cui ti rispondo, ho buona volontà ma si vede non basta con le nuove tecnologie. Alcuni anni dopo aver abortito sono riuscita a pubblicare un libro sulla mia esperienza e di tante come noi: lo sto promuovendo con fatica, ma qualcosa si muove, e forse un giorno potremo vedere applicata la 194 come si deve. Ti abbraccio.

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