lunedì 4 giugno 2012

CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO L’OBIEZIONE DI COSCIENZA IN SANITA’

6 GIUGNO 2012, ORE 10,00 SALA SANTA CHIARA PIAZZA DEL GESU’, NAPOLI CONSULTA DI BIOETICA ONLUS CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI NAPOLI, ASSESSORATO ALLE PARI OPPORTUNITA' CON LA COLLABORAZIONE DI: ASSOCIAZIONE LUCA COSCIONI PER LA LIBERTA’ DI RICERCA SCIENTIFICA; ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L’EDUCAZIONE DEMOGRAFICA; COMITATO CAMPANO PER LA 194; RADICALI ITALIANI; UNIONE DONNE In ITALIA. INVITANO AL CONVEGNO-DIBATTITO: IL BUON MEDICO NON OBIETTA; INTERVENGONO: GIUSEPPINA FLORENZANO, ODONTOLOGA FORENSE, CONSULTA DI BIOETICA ONLUS; GIUSEPPINA TOMMASIELLI, MEDICO, ASSESSORA ALLE PARI OPPORTUNITA’ DEL COMUNE DI NAPOLI; LUCA LO SAPIO, FILOSOFO, CONSULTA DI BIOETICA ONLUS; SIMONA RICCIARDELLI, COMITATO CAMPANO PER LA 194; FRANCESCA GIRARDI, AVVOCATO, CONSULTA DI BIOETICA ONLUS; PIERGIORGIO FOCAS, RADICALI ITALIANI; GIUSEPPINA CERSOSIMO, SOCIOLOGA MEDICA, UNIVERSITA’ DI SALERNO; STEFANIA CANTATORE, UNIONE DONNE IN ITALIA; DONATELLA SEGATI, PSICOLOGA, ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L’EDUCAZIONE DEMOGRAFICA; PIERO DI BLASIO, BIOETICISTA, CONSULTA DI BIOETICA ONLUS P.S. Verrà presentato da Stefania Cantatore il Libro di Laura Fiore "Abortire fra gli obiettori"

martedì 8 maggio 2012

TESTIMONIANZE X UN WEBSPOT X LA GIORNATA DEI MEDICI NON OBIETTORI

La "Casa delle donne" di Roma ha chiesto alla documentatrice tv Michela Guberti, di realizzare per il 6 giugno, giornata dei medici non obiettori, uno spot che circolerà sul web. Lo spot sarà composto da un discorso di pochi minuti montando delle frasi di diverse testimonianze di donne che hanno avuto un'esperienza di aborto terapeutico. Michela sta cercando le testimonianze: bisognerebbe che le ragazze che hanno voglia di raccontare la loro esperienza registrino il loro racconto con il computer, il telefonino o un registratore digitale in un luogo tranquillo e silenzioso e ci mandino il file via mail. Poi rimarranno anonime (al massimo inseriamo solo nome ed età in coda, ma in ordine sparso) Nel promo poi saranno utilizzate solo una frase del loro racconto, unita alle altre. Poi, solo se sono d’accordo, saranno utilizzate eventualmente le loro testimonianze nel documentario sulla 194 che Michela Guberti sta realizzando. Non senza averle prima ricontattate. Siete disposte a prestare la vostra testimonianza? Inviatela a questa e-mail: Michela Guberti Grazie. Laura

giovedì 5 aprile 2012

UDISALUTE Napoli

Presenta
Obiezione di coscienza nella legge 194

Sala Santa Maria la Nova della Provincia di Napoli

Ore 17 del 16 Aprile 2012

Modera ed introduce Simona Ricciardelli (udisalute-comitato 194)

Ne parlano

L’autrice del Libro "C'è chi dice no" Chiara Lalli e Filomena Gallo (segretaria associazione Luca Coscioni)

Intervengono

· Prof. Giovanni Persico ( Direttore generaleAOU Federico II di Napoli)

· Dott. Riccardo Bonafiglia (ospedale Civile di Caserta)



· Il dibattito sarà sostenuto dalle testimonianze dal territorio sulla severa riduzione dei servizi deputati all’applicazione della legge con i contributi dell’ Assessore alle pari opportunità del Comune di Napoli, le consigliere Provinciali, le Consigliere Comunali, le donne dei Consultori e le associazioni in lotta per l’applicazione della legge

domenica 18 marzo 2012

INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO

Comunicato Stampa

Nella già drastica riduzione dei luoghi deputati al servizio di interruzione volontaria di gravidanza, l’Amministrazione del Secondo policlinico, presidio ospedaliero della Federico II di Napoli, ha sospeso gli interventi e chiuso le prenotazioni.

Si tratta di un’interruzione di pubblico servizio, in contrasto con le finalità di una legge dello Stato, la 194.

Una decisione inaccettabile, frutto della sostanziale deroga ad una responsabilità precisa: quella di prevenire il ricorso a pratiche clandestine, con particolare riguardo alla già difficile cittadinanza delle donne migranti.

Nel contesto regionale degli accorpamenti, con l’aumento delle distanze causato da queste per il trasferimento di interi reparti maternità, il secondo Policlinico, rimane il più noto ed affidabile presidio in materia di IVG nella Provincia e nella Regione. La sospensione del servizio e la prospettiva di una chiusura anche temporanea sono inaccettabili ed improponibili.

Il ricorso all’obiezione di coscienza assume nella nostra Regione livelli tali da indurre l’intelligenza che tale scelta da parte del personale medico possa costituire un elemento di incentivo alla carriera. Inoltre l’estensione di questa facoltà, estensione a dir poco fantasiosa ed al limite della legalità, al personale paramedico e ad altre figure presenti nei luoghi di cura, conferma che quest’anomalia tutta italiana (solo nel nostro paese i medici ospedalieri possono rifiutare di svolgere il servizio, ove presente nel settore d’impiego) assume la dimensione di una pratica vessatoria verso le pazienti. Più volte avviamo dovuto verificare quanto aperta fosse l’ostilità di certi ambienti sanitari verso la libertà femminile. Nelle aziende ospedaliere il ricorso massiccio all’obiezione non costituisce però valido motivo per sospende o addirittura negare il servizio, che va comunque garantito, per legge. Il personale disponibile va comunque reperito, al di là degli incoraggiamenti più o meno aperti verso questa pratica che rappresenta un vero e proprio danno per l’azienda ospedaliera, oltre che per le utenti.

L’UDI di Napoli e il comitato Legge 194 nello sporgere denuncia per interruzione di pubblico servizio verso l’amministrazione dell’ AOU Federico Secondo, e denuncia verso il Presidente Caldoro, in qualità di commissario alla Sanità per la disapplicazione diffusa della 194, si trovano a ripetere un atto che si rende ciclicamente necessario per l’imprevidenza e la negligenza, ormai usuali in Campania, di fronte ai diritti delle donne.

La Regione ha operato il rientro dal debito sanitario riducendo l’accesso alla salute delle donne anche in materia oncologica, oltre che per quanto riguarda la sfera materna. La nostra denuncia è l’ennesima per disservizi subiti dalle donne in momenti tra i più dolorosi della loro vita.

In assenza di un deciso e decisivo provvedimento per il ripristino ottimale del servizio, la denuncia verso l’amministrazione dell’AOU Federico II, sarà depositata presso la Procura di Napoli lunedì 19 Marzo dall’Avv. Maria Pia de Riso, in occasione della denuncia vs il Presidente Caldoro.

Stefania Cantatore e Simona Ricciardelli

(UDI e Comitato legge 194)



Napoli 16 Marzo 2012

IL NOSTRO SALUTO A FRANCESCO

Francesco Leone, un medico con la passione della sanità pubblica. E' stato al fianco delle nostre contese per ostacolare l'illegalità ed il pensiero unico sui nostri corpi.
Senza enfasi, senza troppe parole ha mantenuto salda la relazione con il movimento delle donne nei momenti critici, nelle aggressioni usuali al diritto alla salute materna. Ha presidiato con noi la laicità del paese, durante il referendum sulla fecondazione assistita. Le donne di Napoli e della Campania, hanno bisogno di mediche e medici come ha saputo essere Francesco. Ci mancherà un amico. Alla famiglia, ai suoi figli il nostro abbraccio

Udi di Napoli (progetto salute- Simona Ricciardelli e Stefania Cantatore)

venerdì 24 febbraio 2012

DIBATTITO: QUANDO L'ABORTO DIVENTA UN'INCUBO

OBIEZIONE DI COSCIENZA E DIRITTI NEGATI
Quando l'aborto diventa un incubo
Intervengono:
Chiara Lalli, filosofa e autrice di "C'è chi dice no. Dalla leva all'aborto come cambia l'obiezione di coscienza", Il Saggiatore
Cinzia Sciuto, redattrice di MicroMega e blogger

modera Elena Ribet, giornalista di Noidonne

Roma, 27 febbraio ore 17
Casa Internazionale delle Donne
via della Lungara 19

domenica 4 dicembre 2011

ABORTIRE FRA GLI OBIETTORI

Cinzia Sciuto scrive:
Pubblico di seguito un mio articolo uscito ieri su D di Repubblica:

È l’alba, le prime luci del nuovo giorno iniziano a penetrare nella stanza dove Francesca nel suo letto piange in silenzio. Tra poco inizierà la procedura per l’induzione di un travaglio simile a quello di un parto. Ma Francesca non deve partorire, deve abortire. La nuova vita che porta in grembo da 23 settimane è affetta da una gravissima malformazione del cervello, la oloprosencefalia. Francesca Pieri, che all’epoca aveva 35 anni, è ricoverata già da due giorni in un grande ospedale romano ma non ha ancora iniziato la procedura di induzione, che consiste nell’introduzione nell’utero di ‘candelette’ di prostaglandina per stimolare le contrazioni del travaglio. Fino alla 12ma settimana l’interruzione di gravidanza avviene tramite raschiamento, ma dopo il feto è troppo grande ed è necessario un vero e proprio travaglio di parto.

Continua su micromega.net

L'articolo era corredato da un'intervista a Stefano Rodotà.